POP #Storiedipalloncini ep.17
Episodio 17
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C’è chi al guinzaglio portava un cane. Qualche temerario, ogni tanto, lo si vedeva anche con un gatto agguantato in una pettorina, nonostante la natura selvaggia tipica del felino.
Poi, c’era lei, che portava al guinzaglio un palloncino giallo come l’oro. A testa alta e filo teso, passeggiava per il corso principale, si fermava se il palloncino doveva annusare qualcosa in aria e mai si spazientiva tanto da doverlo trascinare via.
“Senta un po’” veniva fermata, ogni tanto, da qualche concittadino curioso e impertinente. “Ma le sembra normale portare a spasso un palloncino?”
Quella, un po’ sorpresa, alzava gli occhi sul suo accompagnatore e si stringeva nelle spalle. “Che soddisfazione le dà?” chiedevano ancora.
“Soddisfazione?” ripeteva, incredula. “Mica si portano in giro gli animali per soddisfazione, ma cosa dice?”
“Sì, ma… non le fa un po’ di tristezza? Voglio dire, è un palloncino!”
L’altra, allora, si faceva pensierosa per qualche istante. “Sì”, rispondeva poi, “in effetti, ogni tanto, quando torno nella mia casa vuota, mi fa un po’ di tristezza.” L’altro, allora, si ringalluzziva tutto e non mollava l’osso. “E allora? Che fa, in quei casi?”
“Che faccio?” chiedeva l’altra, con un sorriso, mentre guardava il suo palloncino in aria.
“Ne gonfio un’altra decina.”
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