POP #Storiedipalloncini ep.3

Episodio 3

“Mi scusi” disse alzando la testa per aria “ma cosa fa?”
Di cose strane ne aveva viste un bel po’. Non perché se le andasse a cercare, nossignore; ma la gente sarebbe sorpresa di quante cose strane si vedono a quell’altezza, stando sempre a funambolare sulle travi del cantiere. Quella, però, le batteva tutte.
L’uomo, che indossava una bombetta e un completo in due pezzi, guardò giù, verso le travi dell’edificio in costruzione. Sollevò il cappello in un cenno di saluto con la mano destra, dato che l’altra era chiaramente occupata in altro.
“Buongiorno!” rispose. “Cosa vuole che faccia? Fluttuo!”

L’uomo era legato a un palloncino che teneva stretto nel pugno della mano sinistra. Così, se ne andava in giro, seguendo le
correnti ascensionali.
“Ma… è pazzo? Scenda!”

“Mi scusi, eh” puntualizzò l’uomo volante. “Laggiù, a pianterreno, avete sempre le solite beghe? Ci sono sempre le malattie? La benzina costa sempre cara? Le persone si fanno ancora del male?”
L’altro si fece pensieroso per un attimo e si ricordò del pieno che aveva fatto quella stessa mattina.
“Sì” rispose, costernato.
“Ecco, allora facciamo così…” disse l’uomo sul palloncino, gettandogli qualcosa verso il basso. L’operaio l’afferrò al volo e, aprendo il pugno, si accorse che si trattava di un altro palloncino, da gonfiare.
“Salga lei” finì l’altro, sorridendogli.

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Episodio 4

Fu solo quando la gassosa diventò illegale che riuscì ad ammettere di avere un problema.
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